Il processo verbale di constatazione spiegato semplice ed in via pratica
Cosa è il processo verbale di constatazione della Guardia di Finanza o dell'Agenzia delle Entrate ? e cosa è possibile fare quando se ne riceve uno ?
A queste e ad altre domande sul processo verbale di constatazione (PVC) rispondo in questo post.
Se sei interessato all'argomento continua a leggere !
INDICE
1. Chi emette il processo verbale di constatazione (PVC) ?
Il processo verbale di constatazione è emesso dagli uffici dell'Agenzia delle Entrate oppure dalla Guardia di Finanza al temine dell'attività di controllo svolta presso la sede del contribuente.
2. Cos'è un processo verbale di constatazione ?
Quando la Guardia di Finanza o l’Agenzia delle Entrate conduce una verifica fiscale a carico di un contribuente accedendo alla sede di quest’ultimo redige, per ogni giorno in cui conduce la verifica, un processo verbale giornaliero nel quale dà atto delle operazioni compiute.
Il processo verbale di constatazione, anche detto PVC, è il documento che viene redatto dai verificatori (Guardia di Finanza o Agenzia delle Entrate) al termine delle operazioni di verifica e nel quale vengono esposti i controlli eseguiti durante le operazioni e formalizzate al contribuente specifiche contestazioni.
Quando al contribuente viene notificato il PVC siamo ancora nel mezzo del procedimento amministrativo di formazione della pretesa impositiva; il contribuente infatti può ancora presentare delle osservazioni per cercare di convincere l’Amministrazione finanziaria che le contestazioni contenute nel processo verbale di constatazione sono in tutto o in parte infondate; soltanto dopo che è scaduto il termine per presentare queste osservazioni l’Agenzia delle Entrate competente potrà in tutto o in parte riprendere le contestazioni contenute nel PVC trasferendole in un avviso di accertamento; solo con quest’ultimo atto si formalizza la pretesa di maggiori imposte, oltre sanzioni e interessi dell’Agenzia delle Entrate verso il contribuente.
E’ importante precisare che il processo verbale di constatazione è un ‘passaggio’ imprescindibile nella formazione della pretesa impositiva soltanto quando le verifiche sono condotte presso la sede del contribuente; diversamente nel caso di verifiche condotte 'a tavolino' (e cioè appunto senza accedere alla sede del contribuente) la notifica del PVC non è necessaria.
3. Chi deve sottoscrivere il processo verbale di constatazione ?
Una volta che i verificatori hanno confezionato il processo verbale di constatazione questo deve essere sottoscritto dal contribuente o da un suo rappresentante legale oppure, ancora, da un professionista munito di apposita delega.
4. Che valore hanno le dichiarazioni rese dal contribuente ?
Le dichiarazioni rilasciate dal contribuente ai verificatori e riportate nel processo verbale di constatazione costituiscono una confessione stragiudiziale per cui costituiscono piena prova contro il contribuente.
Per questa ragione è opportuno che il contribuente durante le verifiche stia molto attento alle risposte che fornisce alle domande che gli pongono i verificatori e si faccia assistere da un professionista.
5. Che valore probatorio ha il processo verbale di constatazione ?
Il PVC è un atto pubblico di modo che come previsto dall'art. 2700 Cod. Civ. fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti.
Nella sostanza quindi la pubblica fede sussiste esclusivamente per quel che concerne le dichiarazioni su fatti o atti compiuti dai verbalizzanti o da loro direttamente rilevati; per tutto il resto, invece, il contribuente è ammesso a smentire quanto riportato nel processo verbale di constatazione.
6. Il processo verbale di constatazione è un atto impugnabile ?
Il processo verbale di constatazione non può essere impugnato davanti all’autorità giudiziaria; questo perché le contestazioni in esso contenute hanno una rilevanza esclusivamente endoprocedimentale (e cioè all’interno del procedimento amministrativo di formazione della pretesa impositiva) di modo che non possono ledere la sfera patrimoniale o giuridica del contribuente.
7. Cosa succede dopo il processo verbale di constatazione ?
Il contribuente, una volta che ha ricevuto il processo verbale di constatazione, ha tre opzioni davanti a sé.
La scelta di quale intraprendere dipende anzitutto da una valutazione, da compiere con l'assistenza di un professionista, circa la fondatezza o meno delle contestazioni mosse nel PVC.
Se le contestazioni contenute nel PVC sono fondate, allora il contribuente avrà interesse (se ne ha la possibilità) a pagare quanto dovuto; anche perché utilizzando lo strumento del ravvedimento operoso dovrà pagare per intero le maggiori imposte potendo però beneficiare della riduzione delle sanzioni a 1/5; diversamente, qualunque altra opzione per lui avrebbe un maggiore costo.
Se, invece, i rilievi contenuti nel processo verbale di constatazione sono infondati, allora, il contribuente entro 60 giorni da quando gli è stato consegnato il PVC, può presentare all’Ufficio delle osservazioni per illustrare le ragioni per cui a suo avviso le contestazioni non sono corrette. Anche per valutare l'opportunità di presentare queste osservazioni è bene che il contribuente si faccia assistere da un professionista perché:
nella prassi quotidiana queste osservazioni difficilmente vengono prese in seria considerazione dall'Agenzia delle Entra la quale, spesso (ma per fortuna non sempre), si limita a ignorarle, a prendere i rilievi contenuti nel PVC e a trasferirli in un apposito avviso di accertamento con il quale richiede al contribuente di pagare le maggiori imposte oltre sanzioni correlate e interessi;
le osservazioni potrebbero anticipare delle difese in punto di diritto e di fatto che per il contribuente potrebbe essere maggiormente opportuno spendere in una fase successiva (e cioè dopo aver ricevuto la notifica dell'avviso di accertamento).
Come ultima opzione il contribuente può non fare niente; in questo caso riceverà sicuramente un avviso di accertamento nel quale saranno trasfusi per intero i rilievi contenuti nel PVC.
8. Come difendersi da un PVC ?
Il processo verbale di constatazione non contiene una pretesa impositiva definitiva e come tale non è in grado di pregiudicare il contribuente. Per questa ragione non è possibile impugnare il PVC ma soltanto presentare delle osservazioni delle quali l’Agenzia delle Entrate potrà tenere conto quando andrà a predisporre il successivo avviso di accertamento; la difesa del contribuente, quindi, andrà ad appuntarsi non contro il PVC bensì contro il successivo avviso di accertamento.
Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa aiutarti nel compiere le tue valutazioni.
Ti ricordo anche che se hai ricevuto un processo verbale di constatazione e necessiti di assistenza qui sotto puoi prenotare una consulenza personalizzata da remoto o in presenza.
Infine se ti è rimasto qualche dubbio o hai bisogno di qualche chiarimento scrivimi nei commenti qui sotto.
Avv. Alberto Bindi
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