Patteggiare con l' Agenzia delle Entrate è possibile ?
Aggiornato al 27/10/2024
In molti si chiedono se sia possibile patteggiare con l' Agenzia delle Entrate Riscossione per ridurre i propri debiti fiscali, INPS e INAIL. La risposta, purtroppo, non è semplice; in questo post vediamo insieme cosa significa realmente patteggiare con l' Agenzia delle Entrate Riscossione e quali sono le alternative per affrontare efficacemente la propria situazione debitoria.
INDICE
1.L' Agenzia delle Entrate Riscossione
Molti enti pubblici affidano all'Agenzia delle Entrate Riscossione il compito di riscuotere i propri crediti; così, per esempio:
l'Agenzia delle Entrate le affida la riscossione dei tributi erariali (IRPEF, IRES, IVA, IRAP),
le Regioni i bolli auto;
i Comuni le imposte comunali e le multe;
le Camere di Commercio i diritti annuali.
In pratica l'Agenzia delle Entrate Riscossione riscuote crediti che non sono suoi ma che le vengono affidati da altri soggetti.
2.È Possibile Patteggiare con l' Agenzia delle Entrate Riscossione?
Tanto l'Agenzia delle Entrate Riscossione quanto i singoli Enti creditori che le affidano in riscossione i loro crediti, sono tutti Enti pubblici; conseguentemente, non possono trovare un accordo con il debitore come farebbe un qualsiasi altro soggetto privato.
Detto in altre parole: l' Agenzia delle Entrate Riscossione (così come l' Agenzia delle Entrate, o una Regione o un Comune) non è un un interlocutore con cui è possibile cercare un accordo a 'saldo e stralcio' come se fosse un creditore privato (per es: una banca, una finanziaria o un fornitore). Con l' Agenzia delle Entrate Riscossione non è possibile negoziare direttamente il debito. Questo significa che non è possibile "patteggiare" nel senso tradizionale del termine, ovvero non è consentito negoziare un accordo direttamente con l'Agenzia per ridurre l'importo dovuto.
3.Alternative per gestire il debito
Anche se non è possibile patteggiare direttamente con l' Agenzia delle Entrate Riscossione, esistono delle alternative per gestire i debiti fiscali.
Chiaramente queste alternative trovano applicazione soltanto quanto il debito è di importo così rilevante che non è possibile gestirlo attraverso un'ordinaria rateizzazione. Clicca su questo link se vuoi approfondire il tema della rateizzazione.
Vediamo allora di seguito, per il caso in cui la rateizzazione non sia utile per gestire il debito, alcune delle opzioni principali disponibili per i contribuenti.
4.La legge sul Sovraindebitamento
Una delle principali alternative per chi si trova in difficoltà economica è la legge sul sovraindebitamento e cioè il DLgs 14/2019; questo strumento è rivolto alle seguenti categorie di soggetti:
consumatori,
professionisti,
imprenditori agricoli,
imprese e imprenditori individuali che siano qualificabili come "imprese minori" e cioè che non superino i seguenti limiti:
attivo patrimoniale € 300.000,
ricavi lordi annui € 200.000
e debiti € 500.000.
In pratica la normativa sul Sovraindebitamento consente effettivamente al debitore di trovare un accordo, e cioè di patteggiare, il proprio debito con l' Agenzia delle Entrate Riscossione, l' Agenzia delle Entrate, le Regioni, i Comuni, l'INPS, l'INAIL; questo, però, nell'ambito di una cornice normativa che pone limiti e paletti e quindi senza quella libertà che contraddistingue un accordo a 'saldo e stralcio' con un creditore privato. In estrema sintesi, sono 4 gli strumenti previsti dal DLgs 1472019:
Ristrutturazione dei debiti del Consumatore: permette al debitore, che sia qualificabile come consumatore, di proporre a tutti i propri creditori un piano di ristrutturazione dell'esposizione debitoria (che può prevedere una sua riduzione nonché un pagamento in via rateale sostenibile) che deve essere approvato dal giudice;
Concordato minore: consente al debitore, che sia un professionista o un imprenditore minore, di raggiungere un accordo con i creditori per la riduzione dell'esposizione debitoria ed il pagamento in via rateale secondo un piano sostenibile;
Liquidazione controllata: consente al debitore di liquidare tutto il suo patrimonio per saldare i debiti; per pagare i debiti viene acquisito, per un periodo di 3 anni, anche la parte del reddito netto mensile che eccede le esigenze di mantenimento del nucleo familiare; al termine del procedimento il Giudice valuterà se liberare il debitore dei debiti residui.
Esdebitazione del debitore incapiente: permette al debitore nulla tenente di ottenere, una volta nella vita, la cancellazione totale dei debiti sul solo presupposto che l'indebitamento non sia stato generato con dolo o colpa grave.
Questi 4 strumenti prevedono tutti una prima fase di attivazione davanti ad un Organismo di Composizione della Crisi e poi una seconda fase davanti al Tribunale; è quindi vero che in seno ad essi è possibile patteggiare i propri debiti verso l' Agenzia delle Entrate Riscossione (nonché verso gli Enti pubblici creditori: Agenzia delle Entrate, Regioni, Comuni, INPS, INAIL, ecc...) ma questo soltanto nell'ambito di una 'cornice' normativa che impone limiti e paletti vari nell'ambito di un procedimento che si svolge in tribunale; si tratta quindi di un patteggiamento ben diverso da quello ipotizzabile con un creditore privato.
5.Accordi di Ristrutturazione del debito
Gli accordi di ristrutturazione del debito previsti dal Codice della Crisi e dell'Insolvenza sono un'opzione disponibile per imprese e imprenditori individuali, che superino le soglie dell'impresa minore (come definitiva al precedente paragrafo) in difficoltà economica. Questo strumento consente di negoziare con tutti i creditori, ivi compresa l' Agenzia delle Entrate Riscossione (nonché con l' Agenzia delle Entrate, le Regioni, Comuni, INPS, INAIL, ecc...), un accordo che riorganizzi i debiti in maniera sostenibile, mediante riduzioni e dilazioni dei pagamenti. Il piano deve essere approvato dalla maggioranza dei creditori (ma in alcuni casi il Giudice può dare il voto positivo sostituendosi ad un creditore che si è espresso negativamente) e successivamente omologato dal tribunale. L'obiettivo principale è garantire la continuità aziendale, evitando situazioni di insolvenza definitiva.
6.Conclusioni
Come hai visto patteggiare con l' Agenzia delle Entrate Riscossione non è possibile nel senso tradizionale del termine, poiché l' Agenzia ha il compito di riscuotere le somme dovute senza possibilità di negoziazione diretta. Tuttavia, esistono alternative che possono aiutare i contribuenti a gestire i propri debiti in maniera più sostenibile.
Capire le opportunità disponibili è il primo passo per non sentirsi sopraffatti e affrontare in modo efficace la situazione debitoria con l' Agenzia delle Entrate Riscossione. Con le giuste informazioni e supporto, è possibile trovare una via d'uscita anche nelle situazioni più complesse.
Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa aiutarti nel compiere le tue valutazioni. Ti ricordo anche che se vuoi valutare come uscire da una situazione debitoria con l' Agenzia delle Entrate Riscossione puoi richiederci una preanalisi gratuita al seguente link.
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Avv. Alberto Bindi
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