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albertobindi

Liberarsi dai debiti ... un esempio facile e concreto!

Aggiornamento: 13 mag

In questo post, commentando una recente sentenza, ti mostro come è possibile liberarsi da € 331.000 di debiti applicando la legge italiana (e mettendo a disposizione dei creditori solo € 10.000 in tre anni).

LIberarsi dai debiti  in questo post ti faccio un esempio concreto

Può una persona con € 331.000 di debiti riuscire a liberarsene pagando soltanto la cifra di € 10.000 ?


La risposta è incredibilmente sì ... e non si tratta di un trucco di magia bensì soltanto dell' applicazione della legge italiana e cioè del DLgs n. 14/2019 (che in pochi purtroppo conoscono).


In questo post commenterò in modo semplice e chiaro la recente sentenza n. 53/2023 del Tribunale di Perugia.


Se sei interessato all'argomento continua a leggere il post !


INDICE



1. Una brevissima premessa

Per farti comprendere la sentenza devo velocissimamente spiegarti come funziona il procedimento di Liquidazione controlla e cioè uno dei quattro strumenti previsti dal decreto legislativo n. 14/2019 per risolvere le crisi da sovraindebitamento.


In pratica con questa procedura il debitore in stato di sovraindebitamento (e cioè eccessivamente indebitato) chiede al Tribunale la nomina un soggetto, il Liquidatore, che si occupa di liquidare (e cioè vendere) tutti i suoi beni (con qualche eccezione) e di pagare con il ricavato (e nei limiti di questo) i creditori.


Il vantaggio consiste nel fatto che al termine della liquidazione, se il debitore non ha generato l'indebitamento comportandosi in maniera scorretta, ottiene l’esdebitazione e, cioè, la completa cancellazione dei debiti residui (ossia di quelli rimasti non pagati all'esito delle operazioni di liquidazione).


In fondo a questo post, se vuoi approfondire l'argomento, ti lascio un link ad una guida che ti spiega per filo e per segno come funziona la Liquidazione controllata.


2. Liberarsi dai debiti (commento alla sentenza)

Marco, nome di fantasia, ha debiti per oltre € 331.000,00 che derivano sia dallo svolgimento di un'attività di impresa in forma individuale con una ditta cancellata dal Registro delle Imprese nel 2019 sia dalla fideiussione rilasciata in favore della di una società dichiarata fallita nel 2020.


Marco, inoltre, ha i conti correnti sostanzialmente privi d liquidità, è proprietario di un autoveicolo di valore modesto ed ha un stipendio mensile di € 1.350 quale lavoratore dipendente la maggior parte del quale (per circa € 920) gli va via per il mantenimento proprio e della sua famiglia.


In questa situazione, ovviamente, Marco non ha chances di liberarsi dai debiti con le sole proprie forze.


Per questa ragione, con l'assistenza di un professionista, attiva la procedura di Liquidazione controllata davanti al Tribunale di Perugia.


Vediamo allora quali passaggi compie il Tribunale:

  1. anzitutto accerta che Marco effettivamente si trova in una situazione di sovraindebitamento e cioè di incapacità di pagare i propri debiti;

  2. poi aderisce a quell'indirizzo giurisprudenziale (oramai consolidato) che ritiene che il debitore privo di beni possa comunque utilizzare la procedura di Liquidazione controllata se è in grado di mettere a disposizione del Liquidatore una quota parte del suo reddito;

  3. quindi, accerta che Marco, essendo di fatto privo di beni e risorse finanziarie, può mettere a disposizione del Liquidatore (affinché questo ci paghi i creditori) soltanto una piccola parte del suo stipendio da lavoratore dipendente pari ad € 270,00 al mese (perché la residua parte serve all'imprescindibile mantenimento di Marco e della sua famiglia); e questo per la durata massima di tre anni;

  4. accerta perciò che Marco in tre anni può mettere a disposizione del Liquidatore una somma di circa € 10.000 (=€270x12x3);

  5. rileva che questa cifra di € 10.000 nella sostanza non sarà destinata a pagare i debitori originari (quelli che hanno un credito complessivo di circa € 331.000) ma i debiti sorti nel corso del procedimento giudiziario (sostanzialmente le spese dei professionisti) e ritiene che questo non sia un motivo ostativo all'utilizzo della procedura di Liquidazione controllata.

E' possibile davvero liberarsi dai debiti con la liquidazione controllata ? si lo conferma la sentenza in commento.

Sulla scorta di questi accertamenti il Tribunale di Perugia con la recente sentenza n. 53/2023 ha:

  • dichiarato aperta la procedura di Liquidazione controllata in favore di Marco;

  • rimesso ad una successiva decisione l'individuazione più precisa della quota di reddito che Marco dovrà mettere mensilmente a disposizione del Liquidatore affinché questo ci paghi i creditori;

  • ordinato al Liquidatore di aprire un conto corrente per farvi affluire la quota parte del reddito di Marco destinata ai creditori;

  • ordinato al Liquidatore di informare il datore di lavoro di Marco circa la quota di reddito che dovrà essere bonificata direttamente sul nuovo conto corrente;

  • ordinato al Liquidatore di fare quanto necessario affinché i creditori possano precisare esattamente l'entità del loro credito;

  • disposto che in prossimità dello scadere di tre anni (a decorrere dalla pronuncia della sentenza) il Liquidatore dovrà redigere una relazione ove dovrà esporre se a suo avviso Marco integra tutti i presupposti per essere definitivamente liberato dai debiti residui.

In sintesi il Tribunale di Perugia ha ritenuto che Marco, a fronte di debiti per complessivi € 331.000, potesse utilizzare la procedura di Liquidazione controllata nonostante non avesse alcun bene (il ricavato della cui vendita potesse andare a soddisfare i creditori) e nonostante potesse mettere a disposizione del Liquidatore una somma mensile (quale quota parte del suo reddito) davvero modesta e pari nell'arco del triennio alla cifra complessiva di soli € 10.000; cifra quest'ultima appena sufficiente a coprire le spese dei professionisti che lo assistevano.


3. Ma con questa sentenza Marco è già riuscito a liberarsi dai debiti residui per € 321.000?

No, con questa sentenza Marco non è ancora liberato dai debiti residui per € 321.000 (=€331.000-€10.000).


A questo riguardo, infatti, la sentenza dispone che tra tre anni il Liquidatore dovrà appunto esprimersi il suo parere in merito al fatto se Marco ha integrato o meno tutti i presupposti necessari per essere esdebitato ossia per essere liberato dai debiti residui per la cifra di € 321.000.


Se così sarà Marco, tra tre anni, avendo pagato soltanto la somma di € 10.000, sarà effettivamente liberato dai debiti residui per € 321.000!

con la liquidazione controllata liberarsi dai debiti è abbastanza semplice.

4. Quali sono i presupposti che devono ricorrere affinché Marco tra tre anni riesca a liberarsi dai debiti residui?

Nella sostanza affinché Marco alla fine del triennio sia completamente liberato dai debiti residui sarà sufficiente che venga accertato (in base alla relazione del Liquidatore ed alla valutazione del giudice) che l'indebitamento originario pari ad € 331.000, che era derivato dallo svolgimento di un'attività di impresa in forma individuale e dal rilascio di una fideiussione, non fosse stato da lui determinato con colpa grave, mala fede o frode.


Ma nella prassi operativa, queste situazioni (di colpa grave, mala fede o frode) ricorrono soltanto quando il debitore abbia veramente operato in modo scorretto perché, per esempio, la semplice incapacità di gestire in maniera proficua e remunerativa un'impresa non integra mai tali situazioni.


Ovviamente, poi, esistono altri casi in cui la liberazione dai debiti residui non può essere concessa ma sono ipotesi residue che nella normalità dei casi non ricorrono (condanna per bancarotta fraudolenta, distrazione dell'attivo, ostacolo dello svolgimento della procedura, ecc....).


Si può quindi ben sperare che tra tre anni Marco sarà effettivamente e definitivamente liberato da tutti i debiti!


5. Conclusioni

In definitiva, la recente sentenza n. 53/2023 del Tribunale di Perugia ci ha offerto uno spunto per ribadire che è possibile liberarsi dai debiti, anche quando questi sono di ingente importo, pure per le persone che non hanno beni di ingente valore ma soltanto un ordinario reddito da lavoro dipendente; e questo perché la Legge italiana ha approntato degli strumenti specifici che servono proprio a questa finalità.


Se ti interessa approfondire tutti gli aspetti del procedimento di Liquidazione controllata per scoprire come è possibile liberarsi dai debiti ti lascio il link ad una guida completa sull'argomento.


Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa aiutarti nel compiere le tue valutazioni.


Ti ricordo anche che se vuoi valutare se e come la procedura di Liquidazione concreta può esserti utile per liberarti dai debiti, accedendo a questo link puoi richiedere una pre-analisi gratuita e personalizzata della tua specifica situazione.


Infine se ti è rimasto qualche dubbio o hai bisogno di qualche chiarimento scrivimi nei commenti qui sotto.


In ogni caso, se vuoi tenerti sempre aggiornato su questo e tanti altri argomenti clicca qui sotto per iscriverti al ns. canale youtube:



Avv. Alberto Bindi

 

Se sei interessato puoi scaricare la versione .pdf di questo post!

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