In questo post ti spiego cosa è l' intimazione di pagamento dell'Agenzia delle Entrate Riscossione e cosa succede dopo che ti è stata notificata ...
Aggiornato al 1/10/2024
L'Agenzia delle Entrate Riscossione Ti ha notificato un' intimazione di pagamento ? e ora sei preoccupato di quello che potrà accadere ? Magari hai paura che l'Agenzia delle Entrate Riscossione ti pignori un conto corrente o lo stipendio oppure che iscriva un'ipoteca sulla tua casa.... In questo post vediamo insieme cosa è e come funziona l'intimazione di pagamento e cosa fare se ce ne viene notificata una.
Se ti interessa l'argomento continua a leggere questo post !
INDICE
8. Conclusioni
1. Intimazione di pagamento dell'Agenzia delel Entrate Riscossione ... cosa è ?
L' intimazione di pagamento è un atto emesso dall'Agenzia delle Entrate Riscossione e disciplinato dall'art. 50 del DPR n. 602/73. Più in particolare, l'intimazione di pagamento viene notificata al debitore quando: i) è trascorso più di un anno dalla notifica dell'avviso di accertamento esecutivo oppure della cartella esattoriale (atti questi che precedono sempre la notifica dell' intimazione di pagamento) e ii) non è ancora iniziata l'esecuzione forzata (per esempio: il pignoramento dello stipendio o della macchina). In pratica, l' intimazione di pagamento serve a sollecitare il debitore ad adempiere all'obbligazione di pagamento entro un determinato termine.
2. Intimazione di pagamento entro 5 giorni (lavorativi ?)
Con l' intimazione di pagamento il debitore viene intimato di pagare l'importo dovuto entro 5 giorni dalla ricezione dell' intimazione. Trascorsi questi 5 giorni senza che il debitore abbia pagato gli importi indicati nell' intimazione di pagamento, l'Agenzia delle Entrate Riscossione può iniziare attività di pignoramento e/o iscrizione di ipoteca e/o di fermo amministrativo per riscuotere o comunque tutelare il suo credito. Ricordati che non si tratta di 5 giorni lavorativi bensì di calendario. Ciò detto, non è che decorsi i 5 giorni l'Ufficio intraprenda immediatamente azioni esecutive/cautelari nei confronti del debitore; normalmente, infatti, prima che l'Ufficio si attivi possono passare comunque giorni o addirittura settimana, mesi o addirittura anni.
3. Dopo l'intimazione di pagamento cosa succede ? Divento moroso ?
Se non pago un' intimazione di pagamento non divendo moroso: dal mancato pagamento nei 5 giorni, infatti, non consegue l'applicazione di interessi di mora a carico del contribuente debitore. Questo, è importante precisare, perché il debitore quando riceve la notifica dell'intimazione di pagamento è moroso già da molto tempo prima; a suo danno perciò già da tempo stanno maturando gli interessi di mora e, precisamente, dalla scadenza di 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale o, comunque, dalla scadenza del termine per presentare ricorso nel caso in cui il titolo sia costituito da un avviso di accertamento esecutivo. Sotto questo profilo, perciò, e per rispondere alla domanda "Dopo l' intimazione di pagamento cosa succede ?" può dirsi che se entro i 5 giorni il debitore non paga il debito indicato nell'intimazione niente cambia quanto agli interessi di mora poiché questi, come detto, erano già dovuti da ben prima.
4. Dopo l'intimazione di pagamento cosa succede ?Rischio azioni esecutive o cautelari ?
Se non pago un' intimazione di pagamento non rischio azioni esecutvie o cautelari più di quanto non stessi rischiando già prima. Difatti, una volta che il debitore ha ricevuto dall'Agenzia delle Entrate Riscossione la notifica dell'intimazione di pagamento la sua situazione non peggiora rispetto a prima. Mi spiego meglio. Già prima di ricevere l'intimazione di pagamento il debitore rischiava che l'Agenzia delle Entrate Riscossione gli pignorasse il conto corrente o lo stipendio o addirittura un immobile (diverso dalla prima casa) o, ancora, iscrivesse un fermo amministrativo su un veicolo o, infine, un'ipoteca su un'immobile. Anche sotto questo profilo, perciò, e per rispondere alla domanda "Dopo l' intimazione di pagamento cosa succede ?", può dirsi che se entro i 5 giorni il debitore non paga il debito indicato nell'intimazione niente cambia quanto al rischio di essere assoggettato ad azioni esecutive o cautelari posto che questo rischio sussisteva già dapprima.
5. Intimazione di pagamento e prescrizione
L'intimazione di pagamento ha l'effetto di interrompere la prescrizione del debito. La durata della prescrizione, ti ricordo, varia a seconda del tipo di tributo (di solito, la prescrizione per i tributi erariali è di dieci anni, mentre per le sanzioni, gli interessi e i tributi locali è di cinque anni). In pratica una volta che viene notificata un' intimazione di pagamento il termine di prescrizione inizia a decorrere nuovamente.
Facciamo un esempio: Mario ha ricevuto nel 2010 una cartella di pagamento per IRPEF; l'IRPEF si prescrive nel termine di 10 anni; quindi teoricamente la pretesa impostiva si sarebbe prescritta nel 2020 (=2010+10 anni); ma l'Agenzia delle Entrate Riscossione ha notificato a Mario un'intimazione di pagamento nel 2018; conseguentemente, questa intimazione ha avuto l'effetto di interrompere il decorso del termine di prescrizione e di farne decorrere uno nuovo; pertanto, la prescrizione si matuerà nel 2028 (=2018+10 anni) sempreché nel frattempo l'Ufficio non notifichi un altro atto interruttivo.
Tuttavia, molto centemente, la Corte di Cassazione con la sentenza n. 16743/2024 ha fornito un importante chiarimento affermando che in sede di impugnazione del secondo avviso di intimazione, il contribuente può fare valere la prescrizione eventualmente maturata tra la data di notifica delle singole cartelle di pagamento presupposte e quella di notifica del primo avviso di intimazione non impugnato; più in particolare, la Cassazione ha spiegato che l’avviso di intimazione non è un atto previsto tra quelli di cui all’art. 19, D. Lgs. n. 546/1992; conseguentemente, l’impugnazione di tale avviso costituisce una facoltà e non un obbligo per l’interessato che non ha alcun onere di impugnare il primo avviso di intimazione per fare valere la prescrizione dei crediti erariali già maturata. Questo, in soldoni, cosa vuol dire? ... vuol dire che se tra la notifica della cartella di pagamento (o dell'avviso di accertamento esecutivo) e la prima intimazione di pagamento, o se tra questa e la successiva, è maturato un lasso di tempo superiore al termine di prescrizione è sempre possibile far valere l'intervenuta prescrizione della pretesa impositiva impugnando l'ultima intimazione di pagamento notificata.
Facciamo un esempio: Serena ha ricevuto nel 2012 una cartella di pagamento per IRPEF; l'IRPEF si prescrive nel termine di 10 anni; quindi teoricamente la pretesa impostiva si sarebbe prescritta nel 2022 (=2012+10 anni); l'Agenzia delle Entrate Riscossione ha notificato a Serena un'intimazione di pagamento nel 2023 (oltre quindi il termine di prescrizione); Serena però non ha impugnato questa prima intimazione di pagamento davanti al giudice per eccepire la prescrizione dell'imposta; l'Ufficio nel 2024 notifica a Serena una seconda intimazione di pagamento; Serena, secondo la sentenza della Cassazione più sopra citata, può impugnare questa seconda intimazione di pagamento per eccepire l'intervenuta prescrizione perché tra la notifica della cartella di pagamento (2012) e la notifica della prima intimazione di pagamento (2023) sono trascorsi più di 10 anni.
6. Durata dell' intimazione di pagamento
L' intimazione ha una validità di un anno; ciò significa che se, nell'anno successivo alla sua notifica, non viene eseguita alcuna azione di pignoramento, l'Agenzia delle Entrate Riscossione deve procedere con una nuova notifica di una nuova intimazione di pagamento prima di poter procedere con l'esecuzione forzata.
7. Impugnabilità dell' intimazione di pagamento
Il contribuente ha il diritto di impugnare l'intimazione di pagamento davanti all'autorità giudiziaria. Tuttavia, è importante notare che le possibilità di difesa del contribuente sono spesso limitate. Molti vizi di forma che potrebbero invalidare l' intimazione di pagamento sono considerati semplici irregolarità dalla giurisprudenza. Ad esempio, la mancanza di firma o l'omissione del responsabile del procedimento sono considerati vizi di forma, ma non invalidano l'intimazione stessa. I vizi più importanti e rilevanti che il contribuente può far valere quanto impugna l' intimazione di pagamento, e che effettivamente possono determinare il venir meno del debito, sono: 1) l'estinzione del debito per intervenuta prescrizione oppure 2) l'omessa notifica dell'atto presupposto (come la cartella di pagamento o l'accertamento esecutivo). In questi casi, effettivemente, l' intimazione di pagamento è impugnabile davanti alla competente Corte di Giustizia Tributaria di primo grado ed è altamente probabile un esito vittorioso. Ti ricordo che, quando si parla di imposte, il termine per impugnare l' intimazione di pagamento è di 60 giorni dalla notificazione.
8. Conclusioni
In definitiva, e come sopra ti ho già accennato, l' intimazione di pagamento è un atto notificato dall'Agenzia delle Entrate Riscossione che non peggiora la situazione in cui si trova il debitore. Quando il debitore riceve l' intimazione di pagamento, infatti, si trova già in una situazione difficile nella quale maturano a suo danno gli interessi di mora e nella quale rischia già di essere assoggettato a pignoramenti, fermi amministrativi ed ipoteche da parte dell'Agenzia delle Entrate Riscossione; in questo senso si può affermare che la ricezione di un' intimazione di pagamento non peggiora la situazione, in verità già difficile, in cui si trova il debitore. Ciò, fermo restando che in alcuni casi è possibile impugnare l'intimazione davanti al giudice per ottenere il suo annullamento.
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Come sempre spero che questo post ti sia stato d’aiuto e di averti fornito qualche parametro concreto che possa aiutarti nel compiere le tue valutazioni.
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Avv. Alberto Bindi
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Buongiorno,
Siamo una società e abbiamo ricevuto intimazione di pagamento (mediante PEC) dalla città Metropolitana di ****** il 14/05 in cui ci viene notificato l'atto di intimazione di pagamento (entro 10 gg da notifica) derivante dal mancato pagamento di alcuni verbali relativi al 2020 ... e preavviso di pignoramento.
Oggi abbiamo trovato copie dei verbali con il relativo pagamento.
Siamo ancora nei termini per opporci? Chi è competente a ricevere l'opposizione?
Chiedo quindi quale sarebbe la via migliore da intraprendere.
Grazie mille
Daniele
Buongiorno, ho ricevuto una notifica di pagamento entro 5 giorni Dell agenzia delle entrate in merito a tributi sanzioni non pagate e non sono nelle condizioni di poter pagare, vivo all estero e sono iscritto all Aire, la domanda seguente possono effettuare pignoramento su beni acquistati All estero?
Grazie
Buongiorno. Io ho ricevuto un intimazione di pagamento riguardo alla tassa smaltimento rifiuti. Il riferimento risale all'anno 2012 ed è stata notificata l'11 giugno 2013; io ho ricevuto la lettera il 6 ottobre di quest'anno. A parte che dopo 10 anni non saprei dove trovare la bolletta pagata, (anche perché sto lontano da casa mia per motivi di lavoro) ma passato tutto questo tempo, non dovrebbe, comunque, decadere questo "eventuale" debito?