Tutto quello che c'è da sapere sulla prescrizione delle cartelle esattoriali spiegato in modo semplice e concreta (con un software gratuito per calcolarla...)
Aggiornato al 15/10/2024
Quando vanno in prescrizione le cartelle esattoriali ? Questa è la prima domanda che ti stai ponendo se hai appena ricevuto una cartella esattoriale. In realtà, al di là dei semplicismi che si leggono su internet, capire nel concreto se un debito verso l' Agenzia delle Entrate Riscossione è caduto in prescrizione non è affatto semplice e questo perché sono molti i parametri da dover prendere in considerazione.
Qui sotto, nella maniera più semplice e concreta possibile ... senza tanti 'fronzoli', ti spiego quali sono i termini di prescrizione e quand'è che puoi considerare cancellato un debito appunto per intervenuta prescrizione. Inoltre, per aiutarti nelle tue valutazioni ho elaborato un software gratuito che, previo inserimento di alcuni imprescindibili dati di partenza, è in grado di calcolare la scadenza del termine di prescrizione e di indicare in pochi minuti se il tuo debito è prescritto oppure no (clicca su questo link per utilizzarlo, ma prima ti consiglio di leggerti tutto il post perché potrebbe esserti di aiuto nell'utilizzare il software).
INDICE
1. Cartelle esattoriali e prescrizione .... inquadramento generale
Per capire quand'è che le cartelle esattoriali vanno in prescrizione occorre fare un passo indietro: la cartella esattoriale deve essere notificata entro precisi termini di "decadenza" (sul punto ho fatto un apposito post); ma è solo dopo che è stata notificata che inizia a decorrere il termine di prescrizione (da non confondere, appunto, con i termini di decadenza). La prescrizione, nella sostanza, è il termine entro cui l'Agenzia delle Entrate Riscossione si deve attivare per cercare di soddisfare il credito che le è stato affidato dall'Ente creditore (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, le Regioni, i Comuni, ecc...) a pena di perderlo.
Il termine di prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere e perciò, quando si tratta di cartelle esattoriali con le quali l’Agenzia delle Entrate Riscossione intima al contribuente il pagamento di determinate somme entro 60 giorni, il termine di prescrizione inizia a decorrere (di regola e salvo qualche eccezione) dal 61° giorno dalla notifica della cartella esattoriale.
Quindi, per fare un esempio, se ti è stata notificata una cartella esattoriale il 3/3/2023 a partire dal 3/5/2023 (=3/3/2023+61gg) inizierà a decorrere per l'Agenzia delle Entrate Riscossione il termine di prescrizione; in realtà, ci sono ulteriori piccoli accorgimenti da tenere in considerazione: per esempio, se il 2/5/2023 (e cioè il 60° giorno) fosse un giorno festivo allora il termine ultimo di pagamento slitterebbe al giorno successivo 3/5/2023 e, conseguentemente, la prescrizione inizierebbe a decorrere dal 4/5/2023; inoltre, in alcuni casi il termine di pagamento non è di 60 giorni bensì di 120 giorni di modo che, in queste fattispecie, la prescrizione di regola inizia a decorrere dal 121° giorno; ad ogni modo, per effettuare i calcoli corretti, che tengano pure conto di tutte questi casi particolari, puoi usare l'apposito software che trovi a questo link.
Individuato il giorno da cui inizia ad decorrere il termine di prescrizione, vediamo adesso quale è questo termine ... anticipando già che non si tratta di un termine unico visto che varia per ciascuna imposta come di seguito indicato.
2. I termini di prescrizione
Se la cartella esattoriale notificata dall'Agenzia delle Entrate Riscossione ha ad oggetto:
le imposte sui redditi (IRES e IRPEF), l'IRAP e l'IVA, secondo l'orientamento giurisprudenziale oggi consolidato il termine di prescrizione è di 10 anni (tuttavia esiste anche giurisprudenza minoritaria che sostiene la tesi della prescrizione nel minor termine di 5 anni);
le imposte di registro, di bollo, di successione e ipocatastali ugualmente il termine di prescrizione è 10 anni;
i tributi locali (IMU, TASI, TARI, TARSU) è dubbio se opera la prescrizione di 10 o 5 anni;
i diritti camerali secondo l'opinione maggioritaria la prescrizione matura in 5 anni.
Facciamo un esempio: se a Mario è stata notificata in data 3/3/2023 una cartella esattoriale relativa all'IVA la prescrizione (come visto) inizierà a decorrere il 3/5/2023 e, trattandosi di prescrizione decennale, il termine scadrà il 3/5/2033; se entro questo termine l'Agenzia delle Entrate Riscossione non avrà intrapreso azioni esecutive e/o cautelari nei confronti di Mario e se non gli avrà neppure intimato di pagare quanto dovuto, il debito d'imposta portato dalla cartella esattoriale si sarà estinto appunto per intervenuta prescrizione.
In pratica il termine di prescrizione delle cartelle esattoriali è il termine entro cui l'Agenzia delle Entrate Riscossione, a pena dell'estinzione del credito, si deve attivare (con azioni esecutive o cautelari o comunque con solleciti di pagamento) per cercare di recuperarlo.
3. Prescrizione di 5 anni per le sanzioni indicate nella cartella esattoriale
Normalmente le cartelle esattoriali contengono l’intimazione di pagare non sole le imposte ma anche le connesse sanzioni tributarie. Le sanzioni tributarie, per qualsiasi tributo e per ogni tipo di violazione, hanno sempre un termine prescrizionale di 5 anni. Quindi, e per fare un esempio, è molto probabile che una cartella esattoriale per esempio relativa all’IRPEF non sia prescritta quanto all'imposta (perché l'IRPEF di regola si prescrive in 10 anni) ma sia invece prescritta con riferimento alle sanzioni correlate all'imposta (perché come detto le sanzioni si prescrivono nel minor termine di 5 anni). E siccome spesso le sanzioni sono di ammontare quasi pari a quello dell'imposta poter eccepire l'intervenuta prescrizione delle sanzioni implica poter ottenere una riduzione del 50% del debito portato dalla cartella esattoriale.
Facciamo un esempio: se a Francesca è stata notificata in data 3/3/2023 una cartella esattoriale relativa a IRPEF con connesse sanzioni, la prescrizione inizierà a decorrere il 3/5/2023 e, quanto all'IRPEF trattandosi di prescrizione decennale, il termine scadrà il 3/5/2033 mentre quanto alle sanzioni, trattandosi di prescrizione quinquennale, il termine sarà il 3/5/2028; conseguentemente, se la prima azione esecutiva e/o cautelare dell'Agenzia delle Entrate Riscossione interverrà il 20/4/2030 soltanto le sanzioni saranno cadute in prescrizione mentre non lo sarà l'IRPEF.
Se vuoi velocizzarti nell'effettuare questi calcoli puoi utilizzare l'apposito software (clicca in questo link per accedere) nel quale puoi contemporaneamente verificare la prescrizione per l'imposta e le sanzioni.
4. Prescrizione di 5 anni per gli interessi indicati nella cartella esattoriale
In generale la cartella esattoriale notificata dall'Agenzia delle Entrate Riscossione contiene l’intimazione di pagare oltre all’imposta e alle relative sanzioni anche gli interessi. Anche gli interessi (come le sanzioni), per qualsiasi tributo e per ogni tipo di violazione, hanno sempre un termine prescrizionale di 5 anni.
Quindi, e per continuare l'esempio di poco fa, è molto probabile che una cartella esattoriale per esempio relativa all’IRPEF non sia prescritta quanto all'imposta (perché l'IRPEF di regola si prescrive in 10 anni) ma sia invece prescritta con riferimento agli interessi (oltreché alle sanzioni) correlati all'imposta (perché come detto gli interessi, al pari delle sanzioni, si prescrivono sempre in 5 anni). E siccome spesso gli interessi sono di importo molto elevato poter eccepire l'intervenuta prescrizione degli interessi implica poter ottenere una riduzione considerevole del debito portato dalla cartella esattoriale.
Anche in questo caso, se vuoi velocizzarti nell'effettuare i calcoli puoi utilizzare l'apposito software (clicca in questo link per accedere) nel quale puoi contemporaneamente verificare la prescrizione per l'imposta, le sanzioni e gli interessi.
5. L'interruzione del termine di prescrizione
Come abbiamo detto la prescrizione è un termine di 5 o 10 anni (per il bollo auto è di 3 anni) che inizia a decorrere dal 61° giorno dalla notifica della cartella esattoriale ed entro il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione deve attivarsi per riscuotere il suo credito; in mancanza, infatti e come già anticipato, il credito si estingue per inattività (e cioè, appunto, per intervenuta prescrizione).
L'attività che l'Agenzia delle Entrate Riscossione deve porre in essere per provare a riscuotere il suo credito, e che impedisce il maturarsi della prescrizione, è la più disparata ma nella sostanza si tratta della notifica al debitore dell'intimazione di pagamento, del preavviso di iscrizione di ipoteca, del preavviso di iscrizione del fermo amministrativo oppure, della notifica di un qualunque atto di pignoramento (pignoramento immobiliare, pignoramento dello stipendio, pignoramento del conto corrente, ecc...); se ti interessa, nel software di calcolo che ho predisposto (clicca in questo link per accedere) trovi l'elenco completo degli atti che interrompono la prescrizione.
In pratica, se l'Agenzia delle Entrate Riscossione compie uno di questi atti prima del decorso del termine di prescrizione (5 o 10 anni) succede che questo termine viene interrotto e ricomincia a decorrere nuovamente da capo.
Facciamo un esempio: l'Agenzia delle Entrate Riscossione nel 2015 notifica a Francesca una cartella esattoriale per IRPEF (€ 10.000) e relative sanzioni (€ 9.000) e interessi (€ 3.000); nel 2022 l'Ufficio notifica a Francesca una comunicazione di iscrizione di ipoteca sulla casa; questa comunicazione:
per quanto riguarda le sanzioni e gli interessi non ha alcun effetto; il termine di prescrizione delle sanzioni e degli interessi, infatti, è di 5 anni; le sanzioni e gli interessi, perciò, sono definitivamente caduti in prescrizione già nel 2021; Francesca, perciò, non dovrà pagare le sanzioni e gli interessi (fermo restando che dovrà a questo fine proporre un giudizio affinché venga accerta la prescrizione);
per quanto riguarda invece l’imposta, ha effetto interruttivo con la conseguenza che a partire dal 2022 inizia a decorrere un nuovo termine di 10 anni entro il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà avere cura di porre in essere altri atti, quali per esempio il pignoramento della casa, interruttivi della prescrizione.
6. Il covid incide sui termini di prescrizione delle cartelle esattoriali ?
Il termine di prescrizione (5 o 10 anni) non soltanto può essere interrotto da atti posti in essere dall'Agenzia delle Entrate Riscossione ma, in alcuni casi, può essere anche sospeso; è il caso, per esempio, del Covid 19 a seguito del quale la legge (e cioè l'art. 68, co. 4 bis) del DL n. 18/2020) ha stabilito una sospensione di 24 mesi del termine di prescrizione per i carichi affidati all'Agenzia delle Entrate Riscossione dal 8/3/2020 al 31/12/2021.
In pratica il Legislatore ha previsto che, appunto a causa dell'emergenza da Covid, il termine di prescrizione (di 5 o 10 anni) sia prorogato di 24 mesi per i carici affidati all'Agente della Riscossione nel periodo compreso tra l'8/3/2020 e il 31/12/2021.
Facciamo un esempio: se l'Agenzia delle Entrate ha affidato all'Agenzia delle Entrate Riscossione in data 5/4/2019 il compito di riscuotere nei confronti di Gianni un carico (per IRPEF per € 10.000), la cartella esattoriale che gli verrà notificata sconterà ordinariamente il termine di prescrizione di 10 anni; se, invece, il carico è stato affidato in data 5/4/2020 allora il termine di prescrizione sarà di 12 anni (= 10 anni + 24 mesi di sospensione).
Occhio però ... in realtà la questione di come opera la sospensione della prescrizione a causa della normativa speciale in tema di Covid è molto più complessa di come te l'ho appena raccontata; l'art. 68 del DL 18/2020, infatti, è una norma scritta male e quindi non è semplice interpretarla; nella sostanza, alla sospensione di 24 mesi poco sopra menzionata se ne potrebbe aggiungere una ulteriore di 542 giorni; e, per la verità, la storia è ancora molto più complessa di così ... per questa ragione se vuoi verificare davvero l'impatto della sospensione da covid sulla prescrizione dei tuoi debiti la cosa più facile da fare è utilizzare il software di calcolo della prescrizione che ho elaborato e che puoi utilizzare gratuitamente (per accedere clicca su questo link).
7. Esistono altre situazioni che determinano la sospensione del termine di prescrizione della cartella esattoriale ?
Si, esistono altre situazioni che determinano la sospensione del termine di prescrizione. Qui sotto ti propongo una sintesi delle cause di sospensione.
NATURA CREDITO | PERIODO DI SOSPENSIONE | NOTE |
Tutte le entrate | 24 mesi | ruoli affidati dall' 8/3/2020 al 31/12/2021 (questa è la sospensione da covid) |
Tutte le entrate | dal 23/3/2021 al 31/10/2021 | ruoli affidati dal 1/1/2000 al 31/12/2010 di importo residuo alla data del 23/3/2021 sino ad € 5.000 |
Tutte le entrate | dal 1/1/2014 al 15/6/2014 | ruoli affidati sino al 15/10/2013 |
Tutte le entrate | dalla domanda di rateizzazione delle cartelle esattoriali alla decadenza o al rigetto | in caso di rateizzazione del debito portato dalla cartella esattoriale |
Tutte le entrate | dalla domanda di rottamazione delle cartelle esattoriali alla decadenza della rottamazione | in caso di rottamazione della cartella esattoriale |
L'elenco sopra riportato è meramente indicativo, esistono infatti ulteriori cause di sospensione e, comunque, comprendere se la singola causa si applica al singolo caso concreto non è semplice; ad ogni modo, il software di calcolo della prescrizione che ho elaborato e che puoi utilizzare gratuitamente (per accedere clicca su questo link) probabilmente è lo strumento più accurato al momento disponibile.
8. Come si concretizza l'estinzione per intervenuta prescrizione dei debiti portati dalla cartella esattoriale?
Se il credito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione portato dalla cartella esattoriale si è estinto per prescrizione in teoria non è necessario ottenerne un accertamento da parte dell'Autorità giudiziaria; questo, perché la prescrizione opera ex lege (e cioè automaticamente). Tuttavia, in pratica potrebbe accadere, e anzi normalmente accade, che l’Agenzia della Entrate Riscossione notifichi comunque atti di natura cautelare o esecutiva tesi alla riscossione degli importi prescritti; in questi casi il contribuente deve obbligatoriamente impugnare questi atti davanti al giudice per ottenere l'accertamento della prescrizione.
Nella sostanza, in presenza di vecchie cartelle esattoriali è necessario attendere che l’Agenzia delle Entrate Riscossione notifichi un atto (come per esempio un'intimazione di pagamento, un preavviso di iscrizione di ipoteca, un preavviso di iscrizione di fermo amministrativo o un pignoramento) così da proporre ricorso contro quest’ultimo davanti all’autorità giudiziaria eccependo appunto l’intervenuta prescrizione della cartella; in pratica per contestare la prescrizione non si impugna direttamente la cartella esattoriale ma un atto successivo.
Oppure quando si tratti di importi rilevanti e vi sia quindi interesse ad ottenere in tempi rapidi l’accertamento della prescrizione, è possibile presentare all’ente creditore un’istanza di annullamento in autotutela delle somme portate dalla cartella esattoriale e, poi, qualora l’Ente risponda in modo negativo, impugnare la risposta negativa innanzi all’Autorità giudiziaria chiedendo l’accertamento dell’intervenuta prescrizione.
In ogni caso, prima di fare ricorso è necessario essere sicuri di non aver ricevuto in precedenza atti interruttivi della prescrizione (quali intimazioni di pagamento, comunicazione di iscrizioni di ipoteca o di fermi amministrativi, e così via) ed anche che la prescrizione non sia stata sospesa per effetto di qualche normativa speciale (come quella per il COVID19).
Se ti sei letto tutto questo post probabilmente hai le 'basi' per provare ad utilizzare il software di calcolo della prescrizione (per accedere clicca su questo link): è sufficiente che inserisci alcuni parametri di base e lui ti calcolerà in pochi minuti il termine di prescrizione. Per oggi è tutto e come sempre spero che questo post ti sia stato utile per compiere le tue valutazioni.
Qui sotto puoi lasciare i Tuoi commenti!
Avv. Alberto Bindi
Se ti interessa puoi scaricare in .pdf il testo di questo post.
Incredibile! Complimenti
Salve mi è arrivato una cartella estrattoriale di multe del 2O2O quando andranno in prescrizione essendo che io non ho modo di pagarle
in realtà i concetti espressi sono chiari solo per la parte successiva all'invio delle cartelle o notifica ma nulla spiega circa l'origine temporale del debito . per esempio una tassa automobilistica del 2014 , notificata nel 2024 cosa prevede? da quando parte il periodo per la prescrizione ? devono essere pagate anche le sanzioni ?
un po difficile nella comprensione per una persona normale. PERO' MOLTO INTERESSANTE.
SONO STATO DIPENDENTE STATALE PER 40 ANNI SONO ANDATO IN PENSIONE NEL 2015. L'ALTRO GIORNO HO RICEVUTO UNA CARTELLA ESATTORIALE DI 1200 EURO INERENTE ALL'IRPEF 2016 ,,L'IRPEF NON VIENE TRATTENUTA AUTOMATICAMENTE SULLA PENSIONE ?